Un sogno fatto di film
Nel 2009 una raccolta di film in pellicola 16mm, appartenuta a Salvatore Confessore, entra a far parte del nostro archivio. Noleggiatore di origini napoletane, trapiantato a Roma per ragioni professionali, Confessore raccoglie e custodisce accuratamente i film che distribuisce nelle piccole sale di provincia e parrocchiali tra gli anni ’50 e ’80. I titoli della collezione Salvatore Confessore ancora oggi costituiscono parte della memoria collettiva, alla quale vorremmo restituire dignità storica e garantire accesso ad appassionati, curiosi, studiosi.
I film come memoria: dall’Angelicum alla Magic
Salvatore Confessore, dopo diverse esperienze lavorative, nel secondo dopoguerra entra in contatto con l’Associazione Cattolica, per la quale si occupa della contabilità amministrativa in occasione dell’Anno Santo (1950). Grazie alle amicizie maturate in quest’ambito è impiegato dalla Angelicum Film di Milano come agente di distribuzione per il Sud (Campania, Calabria, Basilicata). La sede napoletana è in Via Mezzocannone, punto nevralgico della città per chi in quegli anni si occupa di cinema.
Per arrotondare Salvatore Confessore si sposta nei paesi limitrofi per proiezioni di piazza. Ben presto diviene rappresentante della C.a.b.a.c. (in futuro Cabac – Ducati) del Signor Cavagnini di Brescia. Negli anni Sessanta lascia la Angelicum e si mette in proprio. Da imprenditore fonda la Magic Cinematografica, azienda attiva fino a tutti gli anni Ottanta con sede a Sant’Anna dei Lombardi. Alla fine della sua carriera Confessore sa rinnovarsi, trovando canali di impiego diversi dalle sale cinematografiche, messe in ginocchio dall’avvento del VHS.
Una memoria in rulli
La raccolta di film Salvatore Confessore è testimonianza materiale di un importante ed esteso periodo della storia italiana: esprime indirettamente gli orientamenti politici e culturali di un popolo e di un’epoca ben precisi. Attraverso i suoi film raccolti è possibile ripercorrere i passaggi salienti dell’Italia governata dalla Democrazia Cristiana, slanciata verso il Boom economico post-bellico. I titoli stessi scelti e conservati da Confessore manifestano le tendenze di gusto del pubblico napoletano e di provincia; l’impatto del cinema straniero (in particolare americano) sulla fruizione collettiva; l’introduzione e la diffusione dei generi cinematografici nel giro di un trentennio.
Perché un archivio?
I film aprono sempre un doppio livello di interpretazione, ci parlano di se stessi, della storia che raccontano, dell’autore, degli interpreti che vi hanno lavorato; ma anche del momento storico in cui sono prodotti, del pubblico che li fruisce, delle mode, della cultura nazionale, di modelli linguistici. A questa duplice possibilità di lettura si aggiunge un terzo livello che è specificatamente tecnico e che in qualche modo ci riguarda più da vicino: quello relativo alla natura materiale del film.
Chi lavora in un archivio cinematografico sa bene che un film è innanzitutto un oggetto, un prodotto costituito da materia deteriorabile, che si modifica nel tempo (formati, supporti, ecc.) e che, a causa della sua fragilità, necessita di essere preservato.
Uno degli obiettivi della nostra associazione è quella di rivalutare, passando per la preservazione, il valore estetico, narrativo e documentale di questo patrimonio, valorizzando gli aspetti storici, artistici e materiali di cui si fa portatore.
Nel 2019 e nel 2021 il Fondo Salvatore Confessore è stato oggetto di lavoro per gli allievi del primo Corso di Alta Formazione in Post-produzione e Restauro del film presso l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.